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venerdì 13 marzo 2015

Il Fast Food dell’Informazione e il problema dell’obesità culturale

La società in cui viviamo oggi è chiamata “società della conoscenza” e l’imperativo vigente è “studiare”, formarsi prendersi una laurea, poi un master, apprendere….riapprendere fin quando se ne hanno le possibilità!
Ogni singola persona detiene un maggior numero superiore di informazioni rispetto alle società del passato, basti pensare alle innumerevoli che si possono reperire aprendo la nostra pagina facebook, delle quali alcune vengono approfondite ed altre rimangono in sospeso, ma comunque registrate dal nostro cervello!
Se pensiamo alle società passate tutto questo era un’utopia, solo una piccola parte delle popolazione istruita aveva accesso alla cultura… e in alcuni periodi storici c’erano anche persone che erano talmente colte ma talmente colte che avevano letto tutti i libri dal passato ai loro giorni, sfogliato ogni singola pagina delle riviste di tutti i giornali dalla prima all’ultima lettera! Dei mostri, no? No!, Se pensiamo che non esisteva il mondo globale, per cui ognuno era informato perlopiù dei fatti propri, che le riviste potevano essere considerate le attuali locandine…che non esistevano Ghost writer per cui i tempi di pubblicazione e il numero dei libri che circolavano si potevano contare sulle dita di una mano, e forse avanzava pure…
Ormai, che la società della conoscenza sia una gran fregatura per l’umanità lo hanno capito sia i “dottori” che chi la possibilità di studiare non ce l’ha avuta….l’imbroglio sta nel fatto che non è importante la qualità di quello che sai, ma la quantità! Ci hanno convinto ad abbandonare l’approfondimento e la dedizione allo studio, lo sviluppo delle capacità metacognitive, in favore alla produzione di nuova conoscenza da “fast food” veloce da reperire, accessibile a tutti e abbasso prezzo. Questa è stata anche la politica adottata dagli Atenei…non importa che tipo di dottori formare, l’importante è produrne tanti…e così come i bollini dei supermercati, studenti su studenti sono stati schedati con il loro numero di matricola!
Durante questo processo di ingrasso c’è anche chi ha saputo distinguersi per le sue capacità di non fagocitarsi e di continuare ad allenare quelle competenze che dalla massa sono state sepolte dal numero di parole e “bla bla bla…!”
Ciò che rende forti queste persone è la capacità di filtrare, di usare la logica, di ricercare la fonte, di guardarsi intorno, osservare e con calma dedizione rielaborare…tecniche sofisticate che richiedono sforzo, fatica, magari ore di ricerche vane per la gioia profonda di aver realmente compreso l’oggetto di analisi. Oltre il danno vi è pure la beffa….dopo le sudate che avete fatto, non pensate mica di ricevere applausi? Se non avete interlocutori al vostro stesso livello, passerete per pazzi, in alcuni casi rivoluzionari, in altri non “aggiornati dei fatti”, altre volte dei perfetti perditempo che non hanno nulla da fare per impiegare il proprio tempo!
Prima o poi qualcuno dirà che tutto questo abuso di “Big Mac Knowledge” porta a serie problemi alla salute per cui inizieranno a comparire cartelli come “ si prega di non diffondere cazzate, questo potrebbe danneggiare sia te sia le persone che ti sono vicine”….”mantenere le minchiate fuori dalla portata dei bambini”…”conta fino a dieci prima di aprire bocca”…”la cattiva informazione nuoce gravemente bambini in via di sviluppo”……

Beata Ignoranza!

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