La società in cui viviamo oggi è chiamata
“società della conoscenza” e l’imperativo vigente è “studiare”, formarsi
prendersi una laurea, poi un master, apprendere….riapprendere fin quando se ne
hanno le possibilità!
Ogni singola persona detiene un maggior numero
superiore di informazioni rispetto alle società del passato, basti pensare alle
innumerevoli che si possono reperire aprendo la nostra pagina facebook, delle
quali alcune vengono approfondite ed altre rimangono in sospeso, ma comunque
registrate dal nostro cervello!
Se pensiamo alle società passate tutto questo
era un’utopia, solo una piccola parte delle popolazione istruita aveva accesso
alla cultura… e in alcuni periodi storici c’erano anche persone che erano
talmente colte ma talmente colte che avevano letto tutti i libri dal passato ai
loro giorni, sfogliato ogni singola pagina delle riviste di tutti i giornali
dalla prima all’ultima lettera! Dei mostri, no? No!, Se pensiamo che non
esisteva il mondo globale, per cui ognuno era informato perlopiù dei fatti
propri, che le riviste potevano essere considerate le attuali locandine…che non
esistevano Ghost writer per cui i tempi di pubblicazione e il numero dei libri
che circolavano si potevano contare sulle dita di una mano, e forse avanzava
pure…
Ormai, che la società della conoscenza sia una
gran fregatura per l’umanità lo hanno capito sia i “dottori” che chi la
possibilità di studiare non ce l’ha avuta….l’imbroglio sta nel fatto che non è
importante la qualità di quello che sai, ma la quantità! Ci hanno convinto ad abbandonare
l’approfondimento e la dedizione allo studio, lo sviluppo delle capacità
metacognitive, in favore alla produzione di nuova conoscenza da “fast food”
veloce da reperire, accessibile a tutti e abbasso prezzo. Questa è stata anche
la politica adottata dagli Atenei…non importa che tipo di dottori formare,
l’importante è produrne tanti…e così come i bollini dei supermercati, studenti su
studenti sono stati schedati con il loro numero di matricola!
Durante questo processo di ingrasso c’è anche
chi ha saputo distinguersi per le sue capacità di non fagocitarsi e di
continuare ad allenare quelle competenze che dalla massa sono state sepolte dal
numero di parole e “bla bla bla…!”
Ciò che rende forti queste persone è la
capacità di filtrare, di usare la logica, di ricercare la fonte, di guardarsi
intorno, osservare e con calma dedizione rielaborare…tecniche sofisticate che
richiedono sforzo, fatica, magari ore di ricerche vane per la gioia profonda di
aver realmente compreso l’oggetto di analisi. Oltre il danno vi è pure la
beffa….dopo le sudate che avete fatto, non pensate mica di ricevere applausi?
Se non avete interlocutori al vostro stesso livello, passerete per pazzi, in
alcuni casi rivoluzionari, in altri non “aggiornati dei fatti”, altre volte dei
perfetti perditempo che non hanno nulla da fare per impiegare il proprio tempo!
Prima o poi qualcuno dirà che tutto questo
abuso di “Big Mac Knowledge” porta a serie problemi alla salute per cui inizieranno
a comparire cartelli come “ si prega di non diffondere cazzate, questo potrebbe
danneggiare sia te sia le persone che ti sono vicine”….”mantenere le minchiate
fuori dalla portata dei bambini”…”conta fino a dieci prima di aprire bocca”…”la
cattiva informazione nuoce gravemente bambini in via di sviluppo”……
Beata Ignoranza!
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