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martedì 14 ottobre 2014

Perchè in Francia vi è una percentuale minore di bambini con ADHD?

Marilyn Wedge è una terapista familiare che di recente ha scritto un articolo intitolato "Why French Kids Don't Have ADHD" nel quale ha cercato di analizzare la causa del grande divario che vi è tra il numero di bambini diagnosticati con ADHD in america (9%) e quelli in Francia (.5%).
La differnza, secondo l'autrice è data dal modo in cui viene teorizzato il disturbo: l' ADHD è un disturbo di origine biologica-neurologica?
La risposta a questa domanda sembra cambiare a seconda del continente. Negli Stati Uniti, gli psichiatri infantili considerano l'ADHD come un disordine biologico con cause biologiche. Il trattamento preferenziale è dunque di tipo biologico con farmaci come il Ritalin e l'Adderall.
Gli psichiatri infantili francesi non utilizzano lo stesso sistema di classificazione per i problemi emotivi dell'infanzia. Essi non utilizzano infatti il DSM. La Federazione Francese di Psichiatria ha sviluppato un sistema di classificazione alternativo al DSM, il CFTMEA (Classificazione Française des Troubles mentaux de L'Enfant et de l'Adolescent), uscito nel 1983, e aggiornato nel 1988 e 2000. Il focus del CFTMEA è sull'individuazione  delle cause psicosociali alla base dei sintomi dei bambini, al quale fa seguito un intervento su di esse. Nessun "incerottamento farmacologico" al fine di mascherare i sintomi.
Secondo questa autrice le cause delle problematiche di quelli che per gli americani possono essere considerati disturbi ADHD, vanno individuati all'interno del contesto educativo e familiare nel quale il bambino cresce e si sviluppa. Molto probabilmente con un occhio in più rispetto al contesto sociale anche il numero di bambini con tali problematiche diagnosticati in america diminuirebbe.
Con ciò l'autrice non nega problematiche di ADHD, ma semplicemente pone un allarme rispetto all'abuso diagnostico e all'utilizzo farmacologico che sta prendendo piede nell'ultimo periodo. 

E in Italia? A mio avviso, se pur tendenti ad imitare modelli americani, noi italiani respiriamo di una cultura europea caratterizzata da valori educativi e familiari che sarebbe bene continuare a custodire, cercando anche di riprendere in mano la nostra storia, imparando anche noi a sventolare di tanto in tanto la nostra bandiera!


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